L'arrivo della peste, il confinamento, la sfiducia verso il potere, il rapporto con Dio e la necessità di organizzare una 'resistenza', morale e fattiva, contro un'autorità che vuole annientare un popolo nella dignità e nell'onore per creare un ' nuovo uomo imperiale' privo di radici . Il racconto, incredibilmente intenso e ricco di spunti filosofici, parla di un legame indissolubile tra un popolo e la sua terra, ma è allo stesso tempo anche una storia di fede e di disobbedienza come strumento per arrivare all'emancipazione dell'anima, sempre sul filo sottile dell'eresia. È anche una lotta contro il senso di impotenza che l'uomo prova di fronte a un'epidemia misteriosa e minacciosa in cui si riescono a scorgere molte analogie con il presente. 'Libertà o morte' è il bivio di fronte al quale si ritrovano i protagonisti, prigionieri di un mondo in cui politica e religione si contendono spazi e proseliti.