Nel percorso che da 'L'Allegria' giunge al 'Taccuino del Vecchio' e ai versi degli ultimi anni Sessanta si rivelano il volto dell'uomo-Ungaretti e la sua inconfondibile voce di poeta: dalla tragedia della Grande Guerra, in cui si riconobbe 'docile fibra dell'universo', alla riscoperta della tradizione poetica e artistica italiana che domina le più complesse liriche di 'Sentimento del Tempo' dalla devastante esperienza della morte del figlio bambino, da cui nasceranno i versi colmi di struggente tenerezza de 'Il Dolore', alla conquista della fede che accompagnò la vecchiaia del poeta.'