Germania anno 2016. Quel che resta della locomotiva d'Europa è una terra desolata, oppressa da dieci milioni di disoccupati. Per sanare questa piaga nasce Spericon, il campus-lager per disoccupati. I fortunati ammessi sono addestrati da martellanti istruttori 'english speaking', scrivono curricula, simulano telefonate e spulciano necrologi per proporsi alle aziende dove è morto qualcuno. 'La scuola dei disoccupati' è un romanzo vorticoso e spietato. Un urlo feroce contro la religione del lavoro, una risata in faccia a una società che vuole solo vincenti.